[PbF] Il figlio dei ghiacci (III° Avv.)

[Vess]

Erian
La ragazza fece un mezzo sorriso
"Voi, signore? Il pavimento era tutto bagnato dopo che vi siete lavato, mia zia mi ha mandato ad asciugarlo. La pulizia e l'ordine sono due cose che rendono questa locanda la migliore della Via Aurea.
Tuttavia, se vi divertirte a fare lavoro da serve..." si avviò verso le scarpette e posò gli stracci sul bordo dela tinozza.
"E...io non temo lo sguardo altrui...semplicemente qui a Nuril non si sa mai che tipo di persona ci si trova davanti." Mossequalche passo davanto alla porta, ma Erian, pur senza volerlo, le sbarrava la strada. La ragazza lo guardò con aria di sfida.

[Nihilum]

La ragazza fece un mezzo sorriso
"Voi, signore? Il pavimento era tutto bagnato dopo che vi siete lavato, mia zia mi ha mandato ad asciugarlo. La pulizia e l'ordine sono due cose che rendono questa locanda la migliore della Via Aurea.
Tuttavia, se vi divertirte a fare lavoro da serve..." si avviò verso le scarpette e posò gli stracci sul bordo dela tinozza.
"E...io non temo lo sguardo altrui...semplicemente qui a Nuril non si sa mai che tipo di persona ci si trova davanti." Mossequalche passo davanto alla porta, ma Erian, pur senza volerlo, le sbarrava la strada. La ragazza lo guardò con aria di sfida.

State tranquilla, dove sono vissuto ho imparato a badare a me stesso,ed avete ragione a dire che a Nuril non si sa mai con chi si ha a che fare ma con me non c'è assolutamente bisogno, io ho sempre ritenuto le persone tutte uguali...... disse tagliando corto.
Come vide che la fanciulla si stava dirigendo per uscire dalla stanza,incrociando il suo sguardo di sfida disse E così siete la nipote della padrona? Potrei avere l'ardire di sapere il vostro nome, signorina?
Quegli occhi, la stessa determinazione di Rose, le donne di Nuril hanno una volontà indomita che non le fa piegare davanti a nessuno pensava tra se e sè.

[Vess]

Erian
"Emera. Ora, se non vi serve altro, devo andare a sistemare delle altre stanze."

[Nihilum]

Erian
"Emera. Ora, se non vi serve altro, devo andare a sistemare delle altre stanze."

Bene, non vi farò perdere altro tempo, signorina Emera disse spostandosi dalla porta per farla passare.

[Vess]

Erian
La ragazza aprì la porta e uscì senza guardarsi indietro. Si avviò lungo il corridoio e i suoi passi si persero in lontananza.

[Nihilum]

Una volta uscita la cameriera, Erian chiuse la camera a chiave e si sedette sulla poltroncina a ripassare, come ogni sera, il suo libro degli incantesimi. Una volta finito, si coricò sul letto, mettendo la sua borsa magica a portata di mano, chiuse gli occhi e si abbandonò ad un sonno ristoratore.

[Veteran]

"Direi proprio che opteremo per la sala a sinistra. Con permesso".

[Blackstorm]

Jarivar si irrigidì, notando quel simbolo.

Poi si rivolse a Balduran:
"Signore, andate avanti, se non vi dispiace vorrei chiedere una cosa a quest'uomo. Col vostro permesso. Vi seguirò il più in fretta possibile."

La voce era sottomessa, ma gli occhi tradivano un desiderio inespresso.

Leggimi nel pensiero, Balduran, andate avanti. Qui c'è il mio destino. O parte di esso.

[Veteran]

"cert....va bene, ma sbrigati, non ho tempo da perdere."

[Blackstorm]

"Grazie, signore. Le prometto che farò immediatamente."

Lasciò andare avanti Balduran e Gròr, poi si rivolse all'uomo.

"Vorrei due cose. La prima è chiedervi di non sguainare la mia arma. La curo personalmente, e per quanto sia certo dellla vostra capacità di manutenzione, la considero un po' parte di me. Mi piace averne cura personalmente, voi capite, vero?"
Sorrise.

"La seconda cosa, buon uomo è una informazione semplicissima: da che parte sta il proprietario di quell'arma?"
Indico la spada con la clessidra.

"E' dal lato degli ospiti o dal lato dei nuriani?"