[PbF] Le nebbie del tempo (I° Avv.)

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[PbF] Le nebbie del tempo (I° Avv.)

Messaggioda Cor3y » dom ott 14, 2007 1:16 pm

Ranyar Ennóna
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Una leggerissima brezza accarezza il tuo volto, come un unico, grande abbracco del Tengger che non vedi più da giorni! Che tristezza questo posto... Così bello solitamente, almeno dalle descrizioni di Lea...
Il tuo sguardo è fisso su una coppia di lapidi, abbracciate da una pianta d'edera che le univa. Su di esse due nomi: Lea ed Erik.
Sembrava ieri il tuo vagare in compagnia della giovane donna...
Un tuono ti riporta alla realtà. Porti una mano ad accarezzare la testa del tuo inseparabile amico Erlang.
Qualcosa lo turba... Per qualche minuto odora avidamente l'aria, poi con un movimento nervoso, inizia ad abbaiare.

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Gabriel Delacroix
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Uscito dal bosco vedi Kryn in tutto il suo splendore... Accanto al fiumiciattolo, un nutrito gruppo di case si dipana attorno a uno spiazzo principale... Tutto attorno, a qualche migliaio di passi dal villaggio, una naturale muraglia protegge la vallata.
Una brezza ti scompiglia i capelli, mentre in lontananza, vedi una formazione di nuvole nere farsi strada nel cielo ricoperto oramai da giorni da grigie nuvole... Un tuono si fà strada fino alle tue orecchie. Si preannuncia un tempaccio!
Ti scuoti di dosso questi pensieri. Il tono di voce del Gran Maestro non ammette ritardi... Le due nuove lame devono essere ritirate entro oggi!

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Esmeralda Cervantes
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Stai correndo all'impazzata, cercando di fermare ciò che succede attorno a te... nelle tue orecchie, soltanto il suono di una persona che ride compiaciuta... nei tuoi occhi, soltanto un volto... Michael! I corridoi della tua casa si intrecciano al tuo cammino, mentre incroci svariate volte persone che conosci, ma che continuano a non vederti nè sentirti... Le scale... Il tetto... Michael...
Il buio...

Apri gli occhi, e con tua grande sorpresa, vedi un soffitto di legno sovrastarti. Qualcosa di umido ti pesa sulla fronte... Una voce giovane ed amichevole ti scuote dal sonno.

[Comune]Vedo con piacere che vi siete svegliata! Come vi sentite?

Una giovane donna stà seduta accanto al tuo giaciglio... Con un sorriso materno, porta una mano alla tua fronte, prendendo il panno umido. In lontananza, un tuono accoglie questo suo gesto.

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Tharn
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Stai camminando da oramai qualche giorno in direzione di Kryn, e non manca più tanto... I tuoi stivali sono bagnati dalla rugiada mattutina che inesorabilmente si posa sull'erbetta che accompagna la strada, ai cui lati si estende il grosso bosco, che fà quasi da anello attorno al villaggio di Kryn.
Una leggera nebbiolina si alza dal suolo umido, trasformando il bosco in un inquietante ma allo stesso tempo magnifico spettacolo visivo.

Senti un tuono provenire dalla direzione in cui presumi debba trovarsi Kryn.

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Nicholas
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Sono giorni che non vedi altro che la cella umida e sporca in cui ti hanno sbattuto... e per cosa poi? per niente...
Soltanto le incisioni sulla pietra fatte dà chi è stato in questo posto prima di te, ti fanno compagnia.
Guardando il corridoio al di là delle sbarre di ferro, hai visto altre celle, tutte vuote. La solitudine ti ha portato a riflettere più di una volta a quello che ti è successo, non portandoti a nessuna conclusione utile... Dove sei?
Da qualche tempo, forse qualche ora, senti un rumore costante e ritmato. Forse fuori piove? Che ore saranno adesso? Ne è passato di tempo da quando quel nano puzzolente ti ha appoggiato in terra la ciotola di legno, con quella brodaglia insapore... Acqua e qualche pezzo di patata...
Un colpo secco ti mette sull'attenti. E' lui. Altro cibo forse?
Si avvicina e colpisce con una mazza ferrata le sbarre, mentre tira fuori le chiavi

[Comune]Ehy tu... fuori di qui! Il sergente ti vuole parlare. Ma niente scherzi!

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Messaggioda Esmeralda_Cervantes » dom ott 14, 2007 2:50 pm

Stai correndo all'impazzata, cercando di fermare ciò che succede attorno a te... nelle tue orecchie, soltanto il suono di una persona che ride compiaciuta... nei tuoi occhi, soltanto un volto... Michael! I corridoi della tua casa si intrecciano al tuo cammino, mentre incroci svariate volte persone che conosci, ma che continuano a non vederti nè sentirti... Le scale... Il tetto... Michael...
Il buio...

Apri gli occhi, e con tua grande sorpresa, vedi un soffitto di legno sovrastarti. Qualcosa di umido ti pesa sulla fronte... Una voce giovane ed amichevole ti scuote dal sonno.

[Comune]Vedo con piacere che vi siete svegliata! Come vi sentite?

Una giovane donna stà seduta accanto al tuo giaciglio... Con un sorriso materno, porta una mano alla tua fronte, prendendo il panno umido. In lontananza, un tuono accoglie questo suo gesto.


Esmeralda, spaventata dal tuono, guarda fuori dalla finestrella della piccola stanza e poi rivolge lo sguardo perso e indifeso verso la donna. Non ricorda nulla di ciò che le è successo.

[Comune] sto bene ma...ma chi siete...io non…io…io non mi ricordo nulla…Dove mi trovo?...

Esmeralda è confusa e stranamente si sente protetta. Nessun pensiero negativo pervade la sua mente. Ma una voce continua a insinuarsi nei suoi pensieri, come una litania: lei è un’assassina…lei ha ucciso tutti…lei è una traditrice…

[Comune] Perché vi fidate? Potrei essere un’assassina per quanto ne sapete...perchè mi volete tenere a casa vostra?
Ultima modifica di Esmeralda_Cervantes il dom ott 14, 2007 3:24 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda Gabriel_Delacroix » dom ott 14, 2007 3:17 pm

Due spine nuove per la rosa.
Gabriel scoccò uno sguardo al cielo plumbeo: l'ombra delle dense nubi strisciava dai recessi dello strapiombo per riversarsi nella valle di Kryn, ingoiando lo scintillio delle acque del fiume. Il vento portava in grembo un vago odore di pioggia.
Vite, vite. Le plus tôt possible.
Gabriel si scrollò la stanchezza dalle spalle e scostò un ciuffo di capelli dal viso. Anche quella notte il passato era tornato a fargli visita.
Avrebbe mai sconfitto i suoi demoni?
L'ho già fatto. Li ho sconfitti tutti assieme.
Le cime degli abeti oscillavano mentre il vento batteva il bosco come un cacciatore invisibile.
Ma è successo davvero?
A volte sembrava tutto solo un sogno dai contorni evanescenti. Le voci, le immagini, il sangue...
...il dolore.
Un lampo abbacinante percorse l'orizzonte, seguito da un tuono tanto cupo e fragoroso da poter scuotere le fondamenta stesse della terra.
Vite, vite. Le plus tôt possible.
Gabriel accompagnò con garbo i suoi pensieri alla porta, drappeggiò il mantello sulle spalle e cominciò la discesa.
Ultima modifica di Gabriel_Delacroix il dom ott 14, 2007 10:06 pm, modificato 6 volte in totale.
Il y avait six garçons dans la maison
Il y avait cinq rêves sans une raison
Il y avait quatre jeunes filles dans la mer
Il y avait trois chevaliers allés à la guerre
Il y avait deux fous avec yeux flamboyants
Il y avait une epée d´acier sanglant
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Messaggioda Vess » dom ott 14, 2007 4:06 pm

Ranyar ha imparato ormai da molto tempo, nei lunghi peregrinaggi assieme all'anziana guaritrice, ad ascoltare Erlang. Il suo istinto infallibile disende dai lupi, antichi progenitori del cane, araldi prediletti del Tengger. Gli passa la mano in mezzo al pelo folto e caldo.
"Buono Erlang" sussurra autoritaria.
Con movimento controllato imbraccia l'arco ed incocca una freccia, mentre scruta nella direzione indicatale da Erlang mantenendo il più assoluto silenzio.
Nulla turberà il tuo sonno Lea. E tu, creatura, fatti avanti. Se mi sei nemica non hai speranza di sopravvivere. Kira. Dov'è Kira? Sì, con Yessukhai all'ingresso del cimitero...se fosse accaduto qualcosa li avrei uditi scalpitare e nitrire. Fatti vedere, forza.
Pensare a questo modo l'aiuta a focalizzare la situazione e mantenere sotto controllo l'agitazione che precede ogni possibile battaglia. non può permettersi errori, in questo momento. Ora è sola, Lea è morta.
Sostieni anche tu la nascita del mio romanzo fantasy Bruntland - la scelta degli uomini!
https://bookabook.it/libri/bruntland-la-scelta-degli-uomini/

Esiste una zona grigia, un crocevia tra luce e oscurità. È qui che risiede la grande forza degli uomini: la possibilità di scegliere.
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Messaggioda Tharn_Von_Runte » dom ott 14, 2007 7:31 pm

Tharn scrutò il cielo. Non prometteva niente di buono. Non che la pioggia fosse stata indulgente con lui fino a quel momento, ma dopo l'ultima tappa sperava che la pioggia avrebbe aspettato a rifarsi viva. Avrebbe dovuto imballare nuovamente tutta la sua merce. Fermò il carro e cominciò il lavoro.
Maledetti temporali!!!Meglio un pò di sano, vecchio freddo, ma SENZA PIOGGIA!!!
Gli affari non andavano bene da qualche tempo. Kryn recava con sè nuova speranza di affari.
Finito di coprire il carro con il suo telo impermeabile, Tharn si scrollò dai calzari l'acqua che li bagnava e si rimise in cammino alla volta della città. Kryn era la sua ultima speranza di vendere quelle ultime merci...
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Re: [PbF] Le Nebbie del Tempo (Avv.)

Messaggioda Artemist » lun ott 15, 2007 10:51 am

Cor3y ha scritto:[Comune]Ehy tu... fuori di qui! Il sergente ti vuole parlare. Ma niente scherzi!

Nicholas si alzò in piedi, stiracchiando le gambe indolenzite, non poteva dire di essersi riposato in quella orrbile cella, ciò nonostante il suo umorismo non era ancora venuto meno:

scherzi?che genere di scherzi vuoi che ti combini?hai paura che ti minacci con il cucchiaio con cui mi servi il rancio?

Disse guardando il carceriere e allargando la bocca a scoprire i suoi denti candidi. La sua mente però non sorrideva...

mi hai preso forse per uno sciocco?

Dopo essersi alzato il ragazzo si avvicinò alle sbarre, pur mantendo una certa distanza per non insospettire ulteriormente il nano.
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Messaggioda Cor3y » mar ott 16, 2007 12:10 pm

Esmeralda Cervantes
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La donna socchiude gli occhi e con una voce calma e pacata risponde:

[Comune] Potrebbe anche darsi che voi siate un'assassina, ma io e mio marito non abbiamo mai negato aiuto a nessuna persona...
E' stato lui a portarvi qua. Era di ritorno da un viaggio commerciale a Daifor, e vi ha trovata distesa in terra sulla via in piena notte... Pensava foste morta, ma ha notato che respiravate ancora.


Fà una breve pausa, e si alza in piedi.

[Comune] Così ha deciso di protarvi qua... a Kryn, ma non preoccupatevi... Se volete tornare a Daifor, vi riaccompagnerà lui nel suo prossimo viaggio. Ci siamo preoccupati... Per due giorni avete dormito ininterrottamente, lamentandovi spesso nel sonno. Cosa vi è successo?
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Gabriel Delacroix
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Il sentiero scendeva rapidamente nella valle fra roccie e arbusti, fino ad un piccolo ponte di legno, che attraversava il fiume. Le acque sottostanti fluivano vorticosamente, ingrossate sicuramente dalla pioggia a monte del corso d'acqua. Un grosso salice appoggia le sue fronde sull'acqua, che gioca con esse come se fossero capelli di una giovane fanciulla.
Ancora qualche migliaio di passi, e avresti raggiunto il cimitero della cittadina, per poi entrare nel villaggio vero e proprio...

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Ranyar Ennóna
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Per alcuni interminabili attimi, niente si muoveva, se non i rami degli alberi... Erlang continuava ad annusare verso nord. Una casa si trovava in quella direzione, fra il cimitero ed il villaggio. Il vento proveniva da quella direzione. A pochi passi dalla casa, iniziava il boschetto che si frapponeva fra Kryn ed il fiume.
I Cavalli, fermi al cancello ovest del cimitero, brucavano l'erba senza dare segno di nervosismo, al contrario di Erlang, che era sempre più irrequieto.

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Tharn
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Mano mano che avanzava, la nebbia si faceva più fitta, quasi incurante della brezza. Tharn riusciva a vedere solamente fino a qualche passo davanti a lui... oltre quella distanza, riusciva a distinguere soltanto un velo di bianchi vapori. Per fortuna non vi erano diramazioni nella strada! A breve avrebbe raggiunto il dirupo, che limitava la vallata di Kryn. Di lì, soltanto una lenta discesa lo separava dalle sue speranze...

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Nicholas
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Con uno rumore secco, le chiavi girarono nella serratura. Il nano appoggiò la mazza sulla spalla sinistra, mentre con la destra aprì la porta.
Con una smorfia rispose:

[Comune]Mpfhhh, esci di qui. Passi lenti ma costanti! Non mi piace avere la responsabilità per voi detenuti... Fosse per me, marcireste tutti in cella fino al vostro ultimo respiro. Ma hai fortuna, per questa volta non decido io.

Con l'indice della mano che reggeva la mazza, indicò le scale da cui era venuto. Avvicinandoti a lui, noti che una piccola ma profonda cicatrice solca il suo occhio sinistro, nella cui orbita giace una sfera di vetro.

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Messaggioda Artemist » mar ott 16, 2007 12:37 pm

Nicholas uscì, lieto di essere portato da qualche altra parte...anche se in effetti nessuno gli assicurava che sarebbe stato condotto in un posto migliore di quello...

In cuor suo sentiva l'irrefrenabile desiderio di fuggire, di approfittare di quel goffo carceriere per darsela a gambe, ma la razionalità si fece viva come uno scampanellio nella sua mente...non poteva di certo sperare di riuscire ad evadere in quel modo...avrebbe solo aggravato la situazione...Mentre rifletteva su queste cose e obbediva agli ordini, il giovane notò l'occhio de nano e chiese con fare innocente:

Accidenti, cosa è successo al vostro occhio messer...a dire il vero non mi avete nemmeno detto come vi chiamate...comunque deve essere stato molto doloroso. Forse un altro galeotto...tentando la fuga?

La sua mente intanto si lasciava andare a facili ironie

...peccato che tu non li abbia entrambi di vetro, altrimenti per me le cose sarebbero molto più facili...
Ultima modifica di Artemist il mer ott 17, 2007 10:52 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Vess » mar ott 16, 2007 12:47 pm

Ranyar abbassò l'arco, posando nuovamente lo sguardo sulla tomba dei due sposi che la Morte aveva ricongiunto.
"Andiamo Erlang. Non disturbiamo oltre la nostra Lea." Disse al grosso cane, girandosi per tornare ai cavalli. Fece qualche passo e si guardò alle spalle, fissando la casetta al limitare del bosco. Qualcosa inquietava Erlang, ed era in quella direzione. Perché la casa era così distante dalle altre? Perché Erlang guardava a Nord così insistentemente? Era il Tengger che le stava indicando qualcosa? Era forse Lea che, non volendola lasciar senza una guida le stava segnalando un pericolo?
Le sembrava tutto così assurdo e confuso. Aveva bramato tanto la più totale indipendenza e ora che l'aveva ottenuta si sentiva completamente abbandonata.
Si girò e tornò al cancello Ovest, dove Kira e Yessukhai l'attendevano pazienti. Era giunto il momento di lasciare Kryn e riprendere la vita nomade che il Tengger le aveva dato dalla nascita. Come quando Lea era ancora viva avrebbe vagato negli sconfinati territori passando da una città all'altra. Oppure avrebbe acquistato delle pecore e si sarebbe data alla pastorizia. Ma da sola non poteva occuparsi di tutto: c'era il pascolo, la tosatura, la lavorazione della lana ottenuta, la guardia notturna delle pecore, la preparazione del latte e del formaggio. Non le starebbe bastato un giorno per occuparsi di tutto. No, avrebbe fatto quello che sapeva fare: avrebbe protetto i mercanti e le carovane dietro compenso. Non era una gran prospettiva, ma i mercanti pagavano bene, e avrebbe avuto tutto il tempo per decidere come pianificare la sua vita.
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Messaggioda Esmeralda_Cervantes » mar ott 16, 2007 4:11 pm

La donna socchiude gli occhi e con una voce calma e pacata risponde:

[Comune] Potrebbe anche darsi che voi siate un'assassina, ma io e mio marito non abbiamo mai negato aiuto a nessuna persona...
E' stato lui a portarvi qua. Era di ritorno da un viaggio commerciale a Daifor, e vi ha trovata distesa in terra sulla via in piena notte... Pensava foste morta, ma ha notato che respiravate ancora.

Fà una breve pausa, e si alza in piedi.

[Comune] Così ha deciso di portarvi qua... a Kryn, ma non preoccupatevi... Se volete tornare a Daifor, vi riaccompagnerà lui nel suo prossimo viaggio. Ci siamo preoccupati... Per due giorni avete dormito ininterrottamente, lamentandovi spesso nel sonno. Cosa vi è successo?



Esmeralda si alza velocemente dal letto e con voce spaventata,

[Comune] A Daifor?!

È vero io ero a Daifor e…Michel! Mio Dio no…lui…è stato lui……dannato bastardo!!

Lacrime di rabbia e dolore cominciano a scendere dai brillanti occhi verdi della ragazza. Stringe i pugni tra le coperte e si morde il labbro per non imprecare.
Ricordi della permanenza a Daifor riaffiorano. Quel bastardo che aveva amato come un padre, seguito come un maestro, venerato come un dio pagano…

Sporche di rosso sangue le mie mani, colore del dolore, della vendetta…niente passione per le persone vuote…la mia missione non è ancora compiuta…

Si siede sul letto con viso serio e sguardo vuoto. Tenendo il viso verso il basso guarda la donna

[Comune] Grazie per avermi accolto tra voi. Senza il vostro prezioso aiuto sarei morta davvero. Anubi…vieni qui!

Un gatto paffuto e nero entra con un balzo dalla finestrella e si raggomitola in braccio alla sua padrona. Esmeralda lo scosta e Anubi scende protestando con un miagolio seccato.

[Comune] ma ora me ne vado…con me siete solo in pericolo. Vi ringrazio per la vostra disponibilità e premura. Un giorno, se…

Si volta a fissare la candela situata sul comodino, sorride tristemente e continua con tono ironico

[Comune] se ripasserò per Kryn, saprò sdebitarmi…potreste portarmi i miei vestiti per favore?

Si alza di scatto ma le gambe le cedono e crolla rovinosamente fra le braccia dalla signora.
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