1° Giorno di Fent del 72° anno dalla liberazione dell'Ovest
Locanda del Grifone Errante, sera.
Jarivar
"Cosa ti serve?"
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da Vess » gio dic 13, 2007 2:18 pm
da Blackstorm » gio dic 13, 2007 2:32 pm
Vess ha scritto:"Cosa ti serve?"
da Vess » gio dic 13, 2007 2:45 pm
da Blackstorm » gio dic 13, 2007 2:47 pm
da Vess » gio dic 13, 2007 2:51 pm
da Blackstorm » gio dic 13, 2007 5:22 pm
da Vess » ven dic 14, 2007 2:05 pm
da Blackstorm » ven dic 14, 2007 2:23 pm
Vess ha scritto:"Tra un po'...hai parlato di elfi che vivono tra i ghiacci? Mi ginge nuova questa cosa."
Bevve un sorso dal calice, poi tornò a fissare Jarivar.
"C'è quelcosa che tu potresti fare per sdebitarti, qualcosa che ti permetterebbe di trovare la tua strada e poi magari anche di salvare quelle persone a cui hai accennato. La prima volta che ci siamo incontrati, a Nuril, quello fu un caso.
La seconda volta no. L'uomo che mi consegnasti fu giustiziato, ma prima riuscii ad interrogarlo, seppi dell'uccisione di Taddeus e da lì risalii alla tua storia, e al tuo nome.
Mi incuriosisci Jarivar d'Innain.
Seresti un ottimo inviato per il nostro Ordine.
Dici che cerchio la tua strada? Te la offro. Faccio parte di un ordine sacro, l'Ordine dell'Illuminazione. Combattiamo il male in tutte le sue forme, lo estirpiamo dai cuori e dalle menti dei malvagi senza pietà . Unisciti a noi."
da Vess » sab dic 15, 2007 11:41 am
da Blackstorm » sab dic 15, 2007 11:55 am
Vess ha scritto:"Vedi quell'uomo?" disse indicando con un cenno della testa il locandiere, intento a prendere le ordinazioni di Balduran e Gròr.
"Aveva una sorella, ma un ufficiale dell'esercito Nuriano la vilentò , abbandonandola in mezzo alla strada. Sua sorella lo identificò ma il locandiere sapeva che a Nuril sarebbe stata solo la parola di una popolana contro quella di un rispettato ufficiale. Qualchegiorno dopo la sorella si suicidò, lasciando sua figlia, già orfana di padre completamente sola. Il locandiere ingaggiò un sicario e fece uccidere il soldato che aveva causato tutto quello, e non badò a spese: pagò il sicario affinché la morte dell'ufficiale fosse più dolorosa possibile.
Ormai da vent'anni dirige questa locanda con la moglie, offrendo asilo gratuitamente agli schiavi fuggiaschi. Coi proventi della locanda unge gli ingranaggi dell'esercito, affinché evitino di controllare la sua locanda in determinati periodi, quando le fughe di schiavi sono più consistenti.
Ha cresciuto la figlia di sua sorella come fosse sua, e collabora attivamente nella resistenza.
Io sono qui per lui. Ha commesso un crimine terribile da ragazzo, e nonostante il bene che fa adesso deve pagare. Il male serpeggia dentro di lui, non trovi?"