La notte fu tormentata da incubi. Le immagini terribili dei ribelli massacrati ed impalati ai lati della strada continuavano a tormentare il sonno di Ikena. Visioni fiammenggianti e strazianti la costringevano a svegliarsi ogni ora, da sola nel buio strisciante della sua stanza. Sentiva il letto come un'isola sicura in un mare d'oscurità popolato da esseri maligni e sfuggenti; il calore delle coperte e la morbidezza del cuscino la rassicuravano e la proteggevano, ma tutto ciò che era oltre i bordi del letto era spaventoso e sconosciuto. Nell'ombra della notte le sagome del mobilio apparivano assai diverse da come si presentavano alla luce del sole; la sedia con gli abiti appoggiati sembrava un lupo in agguato in un angolo. Il mantello abbandonato sull'appendiabiti accanto all porta aveva la forma di un demonio pronto ad attaccare. I quei momenti sarebbe stato sufficiente accendere la lampada ad olio situata sul comodino per constatare che la stanza era la stessa della sera prima e che nulla era stato spostato.
L'alba soggiunse, illuminando la stanza tra le fessure delle imposte e rischiarando l'ignoto. La luce del giorno nascente stava lavando via dalla mente di Ikena i terribili incubi della notte scorsa. Cominciava il nuovo giorno.
15° giorno di Fent del 72° anno dalla Rivoluzione dell'Ovest
Nuovamente nella sala nulla si mosse. il rumore della pietra contro la pietra era familiare a Gròr, ma cominciava a risultare irtritante l'assenza di risultati. il braciere aveva girato, e ora entrambio si trovavano nella stessa posozione. La statua anche.