In teoria avresti anche ragione tu ammesso che il master facesse la scheda espansa del singolo mostro con le sue belle 18 caratteristiche, ma in pratica, fidati, non succedeva mai, come tante altre regole che, allora come oggi, quando la cito la gente fa una faccia basita, poi corre a vedere il manuale lo compulsa e si accorge con orrore che ho ragione io, io, proprio io che però in quei momenti vorrei disperatamente avere torto.
Tipo la "resistenza alla magia" del nano.
O l'immunità alle armi\DV dei mostri.
O la lotta.
Ma vabbé in pratica per diritto consuetudinario e buon senso l'apparence tradizionalmente si applica solo alle creature, mi si scusi il francesismo, trombabili è una cosa che non puoi capire se non hai giocato un tot con l'AD&D in salsa italiana.
E ti prego non tirarmi in ballo la bubbola che D&D il buon senso e l'interpretazione delle regole son concetti fascisti perché anche in quel meraviglioso gioco (quasi) new wave che era AD&D 1° se seguivi le regole alla lettera un PG che decideva di pucciare cento volte lo stesso dito in una pozza d'acqua bollente, da regolamento, doveva mo-ri-re pa-pa-pa, doveva mo-ri-re pa-pa-pa.
C'è un perché in tutto questo? No, non uno che sia uno.
Qual'è il succo: che un giocatore, che che ne dicano le regole, non infilerà mai ripetutamente le appendici del suo personaggio in "acque malfamate".
Io la vedo così D&D non ha una logica, specie AD&D, tu pensa che invecchiando, se applicavi la 2.5 ti si alzava l'apparence (oltre che i sensi).
Cioè invecchiando diventavi più figo e coi sensi più acuti. Qualche moralista si arrabbierà ma per me era figo così io per invecchiare nel mondo di D&D, o con le sue leggi biologiche, ci metterei la firma.
Però visto che tanto il carisma, in genere, col master medio preso per strada, non serviva a niente secondo me era più utile al fine del gioco, non sto scherzando, sapere se la cameriera con cui t'infrattavi tra una missione e l'altra avesse apparence 13 piuttosto che 18 e insomma era decisivo, fondamentale: amico mio c'è una bella differenza se la cameriera è appena un po' belloccia o una che potrebbe vincere regolarmente i concorsi di bellezza.