...salve Cloni,
mi servirebbero consigli per come gestire e quanto tatto usare in questa situazione:
sono DM di un'avventura, ed il più giovane dei giocatori da qualche mese ha iniziato a fare da DM con un suo gruppo di coetanei, in un'avventura in cui partecipo anch'io con un PG:
quindi siamo l'un l'altro DM e Giocatore
vedo che questo "nuovo DM" cerca di confrontarsi e paragonarsi a me, che non ho tanta esperienza come DM ma più di lui sì
io cerco quindi si dargli risposte quando me le chiede off-game nonché nel dargli feed-back indiretti in base a come reagisce il mio PG al mondo che lo circonda
gli altri giocatori, giovani come il DM, hanno finora giocato in modo piuttosto EUMATE, per cui non sono tanto abituati a PNG e storie approfondite, però in parte colgo anche interesse per un po' più di caratterizzazione e narrazione del mondo di gioco, dei PNG e delle storie
volevo quindi chiedere come poter interpretare al meglio ma senza risultare troppo indirettamente critico nei confronti del DM o degli giocatori comunque abituati ad altro stile di gioco: fin dove dove è bene lo scambio e confronto fra diverse visioni del gioco e da dove in poi sarei io invece fuori posto in questo gruppo di gioco
la questione fondamentale è l'approccio IMHO troppo gamista del DM:
- storie decisamente lineari (tappa 1 -> tappa 2 -> tappa 3...),
- rail-roading netto fatto di serie di eventi ineludibili ("vi abbiamo mandato alla tappa 3, e senza saperlo questo ha messo in pericolo il mondo, e quindi voi ora dovete salvarlo"),
- avvenimenti incoerenti con lo stesso mondo di gioco (il mondo è in pericolo, e solo voi potete salvarlo ma siccome non siete abbastanza potenti prendetevela comoda),
- forzature per stare nelle linee guida delle meccaniche di gioco (siamo incaricati direttamente da 5 re di salvare il mondo, ma siccome siamo di basso livello non ci viene dato equipaggiamento nuovo perché a basso livello i PG non dovrebbero avere oggetti magici),
- troppo metagame (gioco interrotto dal DM per spiegare off-game che i re hanno ragione oppure che nel tal dungeon ci andiamo adesso i pericoli saranno di basso livello, se invece rimandiamo troveremo pericoli del livello che saremo o ancora che il gioco va così perché tutte le storie vanno così con i Pg che devono fare tutto)
come DM va supportato ed incoraggiato (anche perché fare il DM di 3.5 è effettivamente più impegnativo che per me, DM di quarta che quindi posso dedicare più energie a dare spessore al mondo, alle storie ed ai PNGs), ma nella sua avventura il mio PG non può che reagire stizzito in-game:
- "il mondo è in pericolo ma noi possiamo prendercela comoda? ma non ha senso!";
- "siete i potenti re che ci incaricano di salvare il mondo, e non siete capaci di fornirci neanche uno strumento magico per aumentare le nostre chance?",
- "perché per salvare il mondo dobbiamo andare noi sia nel dungeon A che nel dungeon B: non potete trovare un altro gruppo che vada dall'altra parte per abbreviare i tempi ed aiutarci ad aiutarvi?"